LA PORTA ALCHEMICA DI ROMA: UN MISTERO ANCORA IRRISOLTO

Vicino la stazione Termini possiamo visitare il quartiere Vittorio Emanuele, un posto dove culture di tutto il mondo si incontrano. Oltre ad essere uno dei quartieri più multietnici di Roma, ha anche un piccolo mistero irrisolto. Entrando nel parco di piazza Vittorio Emanuele, potremmo notare un varco che non porta da nessuna parte. Una porta chiusa, murata e misteriosa. Quella porta rappresenta sorprendentemente un portale. Il suo nome è Porta Alchemica, e resiste ancora oggi al passare dei secoli e all’urbanizzazione della città.

Questa porta è sorvegliata da due statue egizie, da sempre simboli enigmatici, basti pensare anche al rapporto che questa popolazione aveva in antichità con l’aldilà. Se ci soffermiamo a vedere le scritte che la adornano, non è difficile capire che non si tratta di una semplice reliquia antica. Simboli alchemici, frasi in latino, ebraico, e simboli esoterici fanno da decorazione a questo inspiegabile varco inghiottito dalla natura.

La porta è ciò che rimane di Villa Palombara, l’antica residenza del Marchese Savelli Palombara, un nobile del XVII secolo affascinato dal mistero dell’ignoto. Secondo quanto narrato dalla leggenda egli ospitò un vero alchimista presso la sua residenza, il quale gli promise di trovare la pietra filosofale e donare l’immortalità. Una notte l’alchimista fece perdere ogni traccia di sé, e fu proprio il marchese ad incidere su una porta del giardino gli strani simboli per farli in futuro decifrare da qualcuno.

La porta, tuttavia, non è mai stata decifrata e ancora oggi risulta incomprensibile per tutti noi. Alcuni studiosi sostengono che il messaggio sulla porta possa indicare il percorso alchemico, un qualcosa di  più spirituale piuttosto che materiale.

La bellezza di questa porta è proprio che è un monumento a portata di mano, non servono biglietti o prenotazioni, basta solo avvicinarsi e cercare di decifrare un mistero che Roma tiene ancora con sé dopo secoli.

Una curiosità molto peculiare è che nella cultura di massa il monumento ha avuto molta rilevanza, tanto da fare “un’apparizione” in alcuni film: nella pellicola “L’anno mille” la porta funge come passaggio tra il Medioevo e la Roma contemporanea. Perfino la famosa Lara Croft, protagonista indiscussa del mondo dei videogiochi, tenterà nei primi livelli di “Tomb Rider Chronicles: la leggenda di Lara Croft” di trovare la pietra filosofale attraverso questa porta. Nel film “Sono Tornato”, Mussolini viene fatto comparire come caduto dall’alto, proprio davanti questa porta.

Non è possibile fare un’analisi appropriata del portale, ma vi cito alcuni dei simboli visibili: possiamo subito notare due triangoli sovrapposti e delle scritte in latino, rappresenta un simbolo dei Rosacroce illustrati in molti libri del Seicento. Si tratta del simbolo di Davide circoscritto da un cerchio, la punta rappresenta la croce collegata ad un cerchio e la punta inferiore è occupata da un oculus(simbolo alchemico del sole e dell’oro). I simboli alchemici lungo gli stipiti rappresentano i pianeti e il ferro legato a loro: Saturno-piombo; Giove-stagno; Marte-ferro; Luna-argento; Venere-rame; Mercurio-Mercurio. Negli anni 80 lo stipite destro venne rovinosamente danneggiato, proprio per rimuovere il simbolo cabalistico di Venere. Grazie ad un restauro, fu ripristinata la sua forma originale.

Altra particolarità da citare assolutamente: sulla porta è incisa la scritta: “si sedes non is”, un palindromo. Ha un doppio significato a seconda della prospettiva da cui lo si legge: “Se siedi non avanzi” e “Se non siedi avanzi”. Un messaggio per chi volesse intraprendere la ricerca all’elisir di lunga vita.

Saremo lieti di accogliere tutti coloro che sono appassionati di mistero e di avventura, e non rinunciano mai a una bella gita fuori porta nei b&b e affittacamere Roma centro, o anche chi vorrà godersi qualche giornata per visitare Roma! Nei nostri siti troverai b&b nel centro di Roma e potrai scegliere la struttura più adatta a te!

Ti aspettiamo nei nostri b&b Roma!