LARGO ARGENTINA: STORIA DI CULTURA E FELINI
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- 6 giorni fa
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L’Area Sacra di Largo Argentina, situata nel cuore di Roma, è un sito archeologico di straordinaria importanza che testimonia diverse fasi della storia della città eterna. Scoperta casualmente nei primi decenni del XX secolo, questa area rivela le vestigia di quattro templi repubblicani, offrendo uno spaccato unico sulla vita religiosa e sociale dell’antica Roma.
L'origine del nome della piazza deriva da Argentoratum, così chiamata in onore del vescovo tedesco Johannes Burckardt, cerimoniere di diversi papi e committente del palazzetto del Bucardo nel quale la torre fu poi ricompresa, il quale era originario di Strasburgo (il cui nome latino è Argentoratum)
L’Area Sacra venne scoperta inaspettatamente nel 1926 durante i lavori di demolizione del vecchio quartiere per la costruzione di nuovi edifici e scavata fino al 1928, con più riprese fino almeno agli anni Settanta. È il più esteso complesso
di età repubblicana attualmente visibile, con i resti di quattro templi che vanno dal IV secolo al II secolo a.C., comunemente indicati con le prime quattro lettere dell’alfabeto data l’incerta natura della loro identificazione.
L’edificio più antico è il tempio C, costruito sul primitivo piano di campagna tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. e dedicato probabilmente alla dea Feronia, un culto originario della Sabina. Allo stesso livello di questo tempio, alla metà del III secolo a.C. venne innalzato il tempio A, di dimensioni minori e forse dedicato a Giuturna.
All’inizio del II secolo a.C. fu costruito il tempio D, il più grande dei quattro, dedicato ai Lari Permarini o, secondo altre ipotesi, alle Ninfe. Probabilmente dopo il devastante incendio del 111 a.C., fu creato un pavimento unico di tufo per i tre templi steso sopra uno spesso strato di macerie, che innalzava l’intera piazza di oltre un metro. A questa fase risale la costruzione del tempio B, l’unico a pianta circolare. La maggior parte degli studiosi lo identifica con il tempio della Fortuna huiusce diei, la “Fortuna del Giorno Presente”, costruito per celebrare la vittoria dei Romani contro i Cimbri di Viterbo. La dedica a una divinità femminile sembra confermata dal grandioso acrolito, i cui frammenti sono oggi conservati nel Museo della Centrale Montemartini.
Nell’80 d.C. un altro furioso incendio devastò gran parte del Campo Marzio, compresa l’Area Sacra che subì una nuova trasformazione a opera dell’imperatore Domiziano: le macerie furono spianate e al di sopra fu costruito il pavimento in lastre di travertino ancora visibile. Risalgono nel XII secolo le prime testimonianze dell’impianto di una chiesa all’interno del tempio A che nel 1132 fu dedicata a san Nicola.
All’interno del complesso archeologico, dietro i templi B e C, si può notare un grosso basamento di tufo che faceva parte della Curia di Pompeo, dove si svolgevano le sedute del Senato di Roma e dove alle Idi di marzo, il 15 marzo del 44 a.C., fu pugnalato a morte Giulio Cesare.
Tra i ruderi dell'Area Sacra di Torre Argentina, nel Rione Pigna, è presente un'importante colonia felina, la colonia felina di Torre Argentina.L'origine di questa colonia risale a quando tra il 1926 e il 1928, nell'ambito di lavori di adeguamento stradale della zona tra Corso Vittorio Emanuele e Via Arenula, vennero alla luce i resti romani dell'Area Sacra.
Da quel momento, tali ruderi divennero un luogo d'attrazione oltre che per i turisti e i curiosi anche per molti gatti, che li trovavano un luogo protetto in quanto al di sotto del livello stradale. In breve tempo, molte gattare e gattari iniziarono a portare loro cibo e fornirgli assistenza, rendendola di fatto una colonia felina. Ai tempi i gatti erano nutriti soprattutto grazie alla carne di scarto, e tale proposito, in passato a Roma esisteva il carnacciaro, un uomo che girava e distribuiva la "carnaccia", la carne di scarto, ai felini.
Negli anni, Torre Argentina divenne una delle colonie feline più note di Roma, dove i gatti venivano accuditi da gattare e gattari di ogni tipo, compresi alcuni molto celebri quali l'attrice Anna Magnani.Negli anni '80 l'attore Antonio Crast ottenne uno spazio all'interno del sottopassaggio pedonale di Torre Argentina (oggi chiuso) per farne un ambiente per la colonia felina, e negli anni '90 gli sforzi di Franca Stoppi, Lia Dequel e Silvia Viviani portarono a una maggiore organizzazione della colonia.
Attualmente, l’Area Sacra di Largo Argentina è protetta come sito archeologico di importanza capitale. Recentemente, è stata resa più accessibile al pubblico grazie a nuovi interventi di restauro e a progetti di valorizzazione che mirano a integrare il sito nella vita quotidiana della città, mantenendo viva la memoria storica di questo luogo eccezionale.
Aperta ogni giorno, l'Area Sacra attira turisti e cittadini in continuazione, per la sua bellezza storica, a anche per i suoi inquilini felini, se Torre Argentina è nel tuo itinerario, non perdere l'occasione di soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dalle principali attrazioni; potrai trovare B&B and breakfast Roma centro.
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