In Via dei Coronari, più precisamente all'angolo con Vicolo Domizio, si trova una grande edicola sacra definita Immagine di Ponte, che è divenuta poi simbolo del Rione.
Sebbene l'aspetto attuale di questa immagine risalga al XVI secolo, si suppone che essa abbia origini più antiche, in quanto in una vendita di una casa del 1431 si fa riferimento a questa immagine.
Ad ogni modo la sua storia recente risale agli anni Venti del Cinquecento, quando il cardinale Alberto Serra di Monferrato chiese ad Antonio da Sangallo il Giovane di migliorare l'angolo dell'edificio di cui aveva l'utile.
L'opera, completata da una raffinata incoronazione della Vergine, dipinta da Pierin del Vega e descritta anche da Giorgio Vasari, che la giudica "tabernacolo molto onorato di travertino e molto onorevole".
Sopra il tabernacolo troviamo inoltre gli stemmi dei due committenti.
Il cardinale Serra, però, non ha potuto godere molto di questa edicola in quanto durante il sacco di Roma del 1527, per sfuggire ai Lanzichenecchi, fece una lunga corsa fino a Castel Sant'Angelo, dove ebbe giusto il tempo di potersi dire al sicuro in quanto morì subito dopo essersi chiuso la porta del castello alle spalle.
L'Immagine di Ponte, che più che un'edicola è un vero e proprio piccolo monumento, è situata in un luogo strategico per i Pellegrinaggi in quanto si trova a pochi passi da Ponte Sant'Angelo, all'epoca principale punto di riferimento per i Pellegrini che si recavano a San Pietro.
L'edicola, seppur il suo dipinto sia molto rovinato, è ancora oggi molto importante ed è una delle più grandi della Città.
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