Camminando nei dintorni di Porta San Paolo non possiamo che non imbatterci in una maestosa piramide, visitabile all’interno.
Ma cosa ci fa a Roma una piramide?
L’Egitto a Roma
Si tratta di una tomba costruita per Gaio Cestio Epulone, un membro dei septemviri epulones, uno dei quattro collegi religiosi della Roma Antica.
La costruzione, risalente al I secolo a.C., è una dimostrazione di come la conquista dell’Egitto da parte di Roma (30 a.C.) ebbe un’influenza a livello artistico e architettonico. Ne sono esempio, infatti, anche i numerosi obelischi dí origine egiziana che si trovano nella città.
Lavori di costruzione accelerati
La costruzione della piramide, alta 37 metri e con una base di 30 metri, fu di meno di 330 giorni, limite massimo stabilito dal proprio Gaio Cestio ed entro il quale i beneficiari avrebbero dovuto terminare l’edificazione per poter ricevere la sua eredità.
La piramide durante la storia
La posizione attuale in cui si trova oggi fu voluta dall’imperatore Aureliano tra il 274 e 277 d.C., che la spostò nel cosiddetto percorso delle mura aureliane.
Durante tutto il medioevo, invece, si pensò erroneamente che la piramide fosse sì un monumento funebre, ma appartenente a Remo, fratello di Romolo.
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